
Il 12 aprile si è svolto a Salisburgo la 39esima Conferenza EFA.
Durante la relazione dal titolo Embryo multinucleation: detection, possible origins, and implications for treatment, tenuto dalla Dottoressa Federica Innocenti, Scientific and Research Coordinator, è stata affrontata la tematica della multinucleazione, un’anomalia osservata nelle prime fasi dello sviluppo preimpianto degli embrioni, le cui cause e implicazioni cliniche restano ancora in parte da chiarire.
La multinucleazione è definita come la presenza di più nuclei all’interno di un singolo blastomero. Sebbene la presenza di blastomeri multinucleati sia generalmente associata a una ridotta qualità embrionale, numerose evidenze indicano che alcuni di questi embrioni, se in grado di raggiungere lo stadio di blastocisti, possono comunque portare a gravidanze evolutive. Ulteriori studi, supportati da tecnologie avanzate come il time-lapse imaging in associazione alla PGT-A, sono necessari per comprendere meglio i meccanismi alla base della multinucleazione e il suo reale impatto sulla competenza riproduttiva embrionale.