“Growing up” è il titolo del XV congresso SIAMS organizzato dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, che si è tenuto a Roma e ha visto la partecipazione numerosa di androloghi, ginecologi, esperti in Medicina della Sessualità e Medicina della Riproduzione.
Tra i relatori e moderatori sono intervenuti anche il Direttore scientifico dei centri Genera Laura Rienzi, il Direttore medico scientifico Filippo Maria Ubaldi, l’Androloga ed Endocrinologa del centro Genera Roma Rossella Mazzilli, Il Coordinatore Medico Scientifico Alberto Vaiarelli e il responsabile del trattamento di PMA del centro di Napoli Fabio Perricone.
La Prof.ssa Rienzi ha illustrato come l’automazione nella Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) rappresenti un passo significativo verso un approccio più efficiente e personalizzato per il trattamento dell’infertilità. “Utilizzando tecnologie come la robotica e l’intelligenza artificiale, ha precisato la professoressa, è possibile standardizzare le procedure di laboratorio, riducendo i tempi di esecuzione e migliorando la tracciabilità e il controllo qualità”. “L’ automazione – ha concluso l’esperta – non solo semplifica la raccolta di informazioni dettagliate, ma favorisce una migliore comprensione dei processi, contribuendo complessivamente a potenziare l’efficienza dei trattamenti”.
Il Dr. Ubaldi, invece, nella sua relazione “PMA oggi e prospettive future” ha esplorato il presente e il futuro della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). “L’evoluzione delle procedure di PMA, ha sottolineato Ubaldi, ha contribuito a migliorare l’efficienza e l’efficacia di ogni trattamento”. “Ad oggi, inoltre, ha spiegato l’esperto, la definizione di successo in PMA è più completa, considerando non solo il risultato finale ma anche la soddisfazione del paziente, il bilancio tra costi e benefici, la riduzione dei tempi per ottenere una gravidanza e un’ottimizzazione della gestione di eventuali eventi avversi”. “La ricerca continua in questi ambiti – ha concluso il Dr. Ubaldi – è essenziale per garantire il successo delle pratiche di PMA.
“2021-based comprehensive appraisal of sperm factor parameters’ association with embryological and clinical outcomes” e “Sexual and reproductive function in patients with neuroendocrine neoplasms” sono i titoli delle due relazioni che ha tenuto ls Dr.ssa Mazzilli. Nella prima “ha riportato i dati dell’impatto del fattore maschile su outcome embriologici e clinici della PMA”; nella seconda, invece, l’esperta ha presentato uno studio su oncofertilita e oncosessualita in pazienti con neoplasie neuroendocrine rare che ha vinto il premio per ricercatori under 40 “SIAMS Excellence & Androyoung” 2024.
Infine Il Dr. Vaiarelli ha spiegato che cos’è l’endometrite e come questa condizione patologica possa “essere correlata ad outcomes riproduttivi negativi come ripetuti fallimento di impianto nelle coppie sottoposte a tecniche di PMA”.