Introduzione
L’infertilità idiopatica è una condizione in cui una coppia non riesce a concepire dopo 12 mesi di rapporti sessuali mirati, nonostante l’assenza di anomalie riscontrate negli esami diagnostici.
Cos’è l’infertilità idiopatica
L’infertilità idiopatica è una forma di infertilità in cui non è possibile identificare una causa medica specifica, nonostante analisi e test diagnostici approfonditi. A differenza di altre forme di infertilità, come quelle legate a disfunzioni ormonali o problemi anatomici, l’infertilità idiopatica è diagnosticata per esclusione: quando tutte le principali cause note sono state escluse, ma la coppia continua a incontrare difficoltà nel concepire, si parla di infertilità idiopatica.
Questa condizione può risultare frustrante per le coppie, poiché la mancanza di una causa precisa rende più complesso stabilire un trattamento mirato. Tuttavia, esistono percorsi e tecniche che possono aiutare anche in caso di infertilità idiopatica.
Quanti tipi di infertilità esistono?
Oltre all’infertilità idiopatica, esistono altre forme riconosciute di infertilità, spesso classificate in base alle cause note:
- Infertilità endocrina: collegata a problemi ormonali, che possono influenzare l’ovulazione o la produzione di spermatozoi.
- Infertilità tubarica: causata da problemi nelle tube di Falloppio, come ostruzioni o danni che impediscono il passaggio degli spermatozoi o dell’ovocita fecondato.
- Infertilità maschile: dovuta a problemi di qualità o quantità degli spermatozoi.
- Infertilità legata a patologie uterine: come polipi o fibromi che interferiscono con l’impianto dell’embrione.
- Infertilità secondaria: difficoltà a concepire dopo aver avuto una precedente gravidanza.
Le cause
Le cause dell’infertilità idiopatica sono per definizione non chiaramente identificabili, ma possono essere influenzate da una serie di fattori indiretti.
Ad esempio, anche se gli esami ormonali risultano normali, potrebbero esserci disfunzioni nell’ovulazione o alterazioni nel fluido peritoneale che influenzano la fertilità senza essere facilmente diagnosticabili.
Lo stress e l’ansia possono avere un impatto significativo sulla fertilità. Situazioni di vita stressanti possono ridurre la frequenza dei rapporti sessuali e alterare l’equilibrio ormonale, rendendo più difficile concepire. Inoltre, fattori legati allo stile di vita, come il fumo, l’abuso di alcol o una dieta poco salutare, possono influenzare negativamente la fertilità.
Un’altra possibilità riguarda la compatibilità immunologica. A volte, il sistema immunitario della donna può sviluppare anticorpi contro gli spermatozoi del partner, rendendo difficile il concepimento.
L’età della donna è un fattore importante da considerare. Con l’avanzare dell’età, la qualità degli ovociti tende a diminuire, il che può complicare ulteriormente il processo di concepimento.
Infine, l’esposizione a sostanze tossiche nell’ambiente, come metalli pesanti o pesticidi, può avere un effetto negativo sulla fertilità.
Infertilità idiopatica e concepimento
In molti casi di infertilità idiopatica, la Procreazione Medicalmente Assistita è in grado di offrire trattamenti personalizzati come l’inseminazione intrauterina (IUI) o la fecondazione in vitro (FIV) per incrementare le possibilità di concepimento. Questi trattamenti permettono di bypassare potenziali fattori nascosti che possono ostacolare il concepimento ed è quindi fondamentale che le coppie consultino specialisti in Medicina della Riproduzione in maniera tempestiva, per esplorare le opzioni disponibili e ricevere supporto durante questo percorso.