Cos’è la ICSI e quando è consigliata

Icsi cos'è

La ICSI è una tecnica di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) utilizzata principalmente per trattare problematiche d’infertilità maschile.

Cos’è la ICSI

ICSI è l’acronimo di Iniezione Intracitoplasmatica di Spermatozoi, rientra nelle tecniche di PMA di II livello ed è utilizzata nei casi in cui la qualità del liquido seminale è severamente compromessa e quindi si presuppone la difficoltà, o l’impossibilità da parte dello spermatozoo alla penetrazione spontanea della cellula uovo.

ICSI o FIVET? Quali sono le differenze?

A differenza della FIVET, in cui lo spermatozoo feconda l’ovocita in maniera spontanea e non guidata all’interno del laboratorio, nella ICSI un singolo spermatozoo viene direttamente iniettato all’interno dell’ovocita per facilitare la fecondazione.

Quando è consigliata?

Questa tecnica è particolarmente indicata quando il partner maschile presenta problemi di fertilità, come:

  • Basso numero di spermatozoi (oligozoospermia)
  • Scarsa motilità degli spermatozoi (astenozoospermia)
  • Anomalie morfologiche degli spermatozoi (teratozoospermia)
  • Assenza di spermatozoi nell’eiaculato (azoospermia) per cui si rende necessario l’utilizzo di spermatozoi ottenuti con biopsia testicolare o agoaspirato testicolare.

Quando la coppia non può utilizzare i propri gameti a causa di problemi di fertilità gravi o di malattie genetiche, è possibile ricorrere alla fecondazione con donazione di gameti.

 

Percentuali di successo nei trattamenti ICSI

Attualmente si raggiungono percentuali di fecondazione del 70-80% di tutti gli ovociti iniettati e percentuali di gravidanza confrontabili con quelle ottenute con IVF in coppie senza problemi di fertilità maschile.

Le percentuali di gravidanza della ICSI dipendono da diversi fattori, come l’età della donna, la riserva ovarica (cioè il numero di follicoli residui nelle ovaie della donna che ne condizionano la fertilità), la qualità degli ovociti e degli spermatozoi, e il numero di pregressi tentativi fallimentari.

 

Come funziona la ICSI

Vediamo di seguito quali sono gli step relativi alla tecnica ICSI.

  1. Stimolazione Ovarica

Nella prima fase si sottopone la donna ad una stimolazione ovarica controllata, somministrando farmaci ormonali (gonadotropine) che inducono una crescita multipla di follicoli nelle ovaie. La scelta dei farmaci e dei dosaggi sarà quella ritenuta più adatta per la donna in trattamento e potrà subire variazioni durante il ciclo a seconda degli effetti ottenuti.

  1. Monitoraggio e Prelievo degli Ovociti

Durante la stimolazione, il medico monitora la risposta ovarica attraverso ecografie e analisi ormonali. Quando i follicoli ovarici raggiungono la maturità, si procede al prelievo degli ovociti mediante una procedura chirurgica chiamata aspirazione follicolare che avviene in sedazione profonda allo scopo di minimizzare il dolore e il disagio provato dalla paziente.

Raccolta e Preparazione degli Spermatozoi

Parallelamente, viene effettuato uno spermiogramma per valutare la qualità e la quantità degli spermatozoi nel partner maschile. Se necessario, gli spermatozoi possono essere recuperati direttamente dai testicoli attraverso una biopsia, specialmente nei casi di oligospermia severa o azoospermia.

Iniezione Intracitoplasmatica

Lo spermatozoo viene selezionato al microscopio dall’embriologo, che ne valuta la morfologia e la motilità e viene iniettato direttamente nel citoplasma dell’ovocita mediante un micromanipolatore.

Monitoraggio della Fecondazione

Dopo l’iniezione, gli ovociti vengono posti in una piastra di coltura e incubati per tutta la notte. La mattina seguente verranno osservati per verificare l’avvenuta fertilizzazione.

Sviluppo Embrionale e Trasferimento

La fecondazione è il processo che porta alla formazione dello zigote, che si presenta come una cellula con due nuclei, uno proveniente dallo spermatozoo e l’altro dall’ovocita. Se lo zigote si sviluppa correttamente i pronuclei si fonderanno e la cellula fecondata inizierà a dividersi. Gli embrioni così ottenuti se evolutivi potranno essere trasferiti in utero in un lasso di tempo che va da 2-3 gg a 5-6 giorni dopo l’inseminazione, rispettivamente allo stadio di clivaggio o di blastocisti

Test di Gravidanza

Circa due settimane dopo il trasferimento embrionale, viene effettuato un test di gravidanza per determinare se la procedura ha avuto successo.
È importante sapere che il numero di embrioni trasferiti dipende da fattori come l’età della paziente e la qualità degli embrioni stessi. In genere, il numero massimo di embrioni trasferibili è quello stabilito per minimizzare i rischi di gravidanze multiple e il rischio di gravidanze patologiche.

Costi ICSI

Il costo per un ciclo completo di ICSI può variare a seconda delle procedure necessarie, che vengono stabilite caso per caso.

Eventuali rischi nella ICSI

L’ICSI è una tecnica di procreazione medicalmente assistita ben consolidata e generalmente sicura. Vari studi hanno analizzato il rischio di anomalie cromosomiche, genetiche e di ritardi nello sviluppo intellettivo cognitivo nei bambini nati da queste procedura, ma ad oggi non ci sono dati di correlazione conclusivi.

È importante affidarsi a specialisti esperti che possano contribuire a minimizzare tutti i rischi e a garantire un percorso sicuro verso la genitorialità.

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