Fase luteale: cos’è e a cosa serve
La fase luteale è il periodo del ciclo mestruale che inizia subito dopo l’ovulazione e termina con l’inizio delle mestruazioni. Durante questa fase, il follicolo ovarico vuoto si trasforma in corpo luteo, una ghiandola endocrina temporanea che produce progesterone e in piccola parte estrogeni e che prepara l’utero per una possibile gravidanza.
Se l’ovulo viene fecondato, il corpo luteo continua a produrre progesterone per sostenere l’embrione. Se il concepimento invece non è avvenuto, il corpo luteo si dissolve entro 14 giorni e il ciclo ricomincia con l’arrivo delle mestruazioni e il primo giorno di sanguinamento.
Il calcolo dei giorni fertili è strettamente legato alla fase luteale. Questa fase inizia dopo il periodo fertile ed è l’unica fase di durata invariabile, per cui è importante considerarla nel contesto della pianificazione di una gravidanza.
Le fasi del ciclo mestruale
Il ciclo mestruale si divide in tre fasi principali, ciascuna delle quali ha una funzione specifica per la preparazione del corpo della donna al concepimento.
- Fase follicolare: questa fase inizia con il primo giorno delle mestruazioni e dura fino all’ovulazione. In questa fase, di durata soggettivamente variabile, i follicoli ovarici maturano e uno di essi rilascerà l’ovocita;
- Ovulazione: È il momento in cui ovocita viene rilasciato dall’ovaio e può essere fecondato. Questo è il periodo di massima fertilità e ha una durata media di 36-48 ore;
- Fase luteale: È il periodo che segue l’ovulazione e in cui il corpo luteo produce progesterone per preparare l’utero a una possibile gravidanza. È l’unica fase invariabile del ciclo mestruale, con una durata media di 14 giorni.
Fase luteale e gravidanza
La fase luteale gioca un ruolo cruciale nel concepimento e nella gravidanza. Se l’ovocita viene fecondato, il corpo luteo continua a produrre progesterone per sostenere l’impianto dell’embrione nell’utero e il suo sviluppo iniziale. Il progesterone mantiene l’endometrio (lo strato interno dell’utero) dello spessore e qualità adeguati per accogliere l’embrione.
Se non avviene la fecondazione, il corpo luteo si dissolve e i livelli di progesterone diminuiscono. Questo porta allo sfaldamento dell’endometrio, che viene espulso attraverso le mestruazioni, segnando l’inizio di un nuovo ciclo mestruale.
Sintomi della fase luteale
Durante la fase luteale, molte donne possono sperimentare sintomi noti come sindrome premestruale (PMS), causata dall’aumento e successiva diminuzione dei livelli di progesterone. Tra i sintomi più comuni, che variano di intensità da una donna all’altra, troviamo:
- Gonfiore addominale;
- Tensione o dolore al seno;
- Affaticamento;
- Cambiamenti d’umore, irritabilità o tristezza;
- Mal di testa;
- Aumento dell’appetito o voglia di cibi specifici.
Cos’è la fase luteale corta e come si caratterizza
Una fase luteale corta si verifica quando questa presenta una durata inferiore ai 10 giorni, il che può influenzare negativamente la fertilità determinando un quadro di insufficienza luteale. In una fase luteale più breve, infatti, il corpo luteo potrebbe non produrre abbastanza progesterone per sostenere l’impianto di un embrione, rendendo più difficile il concepimento.
Le donne con fase luteale corta possono sperimentare cicli mestruali più brevi e difficoltà a concepire, perché tra le cause ci potrebbero essere squilibri ormonali, come la produzione insufficiente di progesterone, che impedisce all’endometrio di essere correttamente sostenuto.
Ricerca della gravidanza
Quando si è alla ricerca di una gravidanza, è fondamentale conoscere e calcolare i giorni fertili tenendo a mente che il periodo di fertilità massima si verifica nei giorni che precedono e includono l’ovulazione. Dal momento che è possibile calcolare solo a posteriori i giorni precisi in cui è avvenuta l’ovulazione – sottraendo 14 giorni al giorno in cui si è ripresentato il flusso mestruale – esistono vari metodi più affidabili per il calcolo dei giorni fertili, come il monitoraggio della temperatura basale, l’osservazione del muco cervicale o l’uso di test di ovulazione.
In caso di difficoltà nel concepimento, le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita possono offrire un supporto concreto per aiutare le coppie a realizzare il loro sogno di diventare genitori. Le tecniche come l’inseminazione intrauterina o la fecondazione in vitro possono bypassare eventuali problemi legati alla fase luteale o altre condizioni che ostacolano la gravidanza.