L’ovulazione è il momento del ciclo ovarico – anche chiamato ciclo mestruale – in cui viene rilasciato l’ovocita dal follicolo dominante in modo che, se avvenuto il rapporto fecondante, l’ovocita può incontrarsi con lo spermatozoo.
La fase di ovulazione comprende molti aspetti diversi e corrisponde ai giorni di maggiore fertilità della donna. In un ciclo mestruale regolare, la cui durata è generalmente di 28 giorni, il processo di ovulazione avviene intorno al quattordicesimo giorno ed indica la fase del ciclo ovarico in cui la donna è all’apice della fertilità e potrebbe concepire.
Che cos’è l’ovulazione
L’ovulazione rappresenta il momento del ciclo ovarico in cui viene liberato l’ovocita maturo – cioè la cellula riproduttiva femminile – da parte del follicolo dominante che si è selezionato quel mese nell’ovaio della donna.
Tutte le donne hanno un patrimonio di ovociti (circa 6-7 milioni) ancor prima di nascere, già alla 20° settimana di gestazione. Successivamente, nella pubertà, durante ogni singolo ciclo mestruale ne vengono prodotti diversi, ma solo uno arriva alla maturazione.
I follicoli che non diventano maturi verranno riassorbiti. Con l’avanzare dell’età, si verifica un calo degli ovociti, si riduce la riserva ovarica fino al raggiungimento della menopausa. Nel corso della vita riproduttiva di una donna, con l’ovulazione vengono rilasciati solo 400-500 ovociti.
Il ciclo ovarico
Il ciclo ovarico di una donna inizia il primo giorno di mestruazione e termina subito prima del ciclo successivo, mentre il flusso mestruale indica i giorni in cui si verificano le perdite di sangue.
Contemporaneamente al flusso mestruale, nell’ovaio inizia la crescita follicolare e aumenta la produzione dell’FSH, l’ormone prodotto dall’ipofisi che determina il reclutamento del follicolo dominante e sua maturazione con produzione di estrogeni da parte dell’ovaio.
La prima mestruazione (menarca) segna l’inizio del periodo fertile della donna e si verifica in genere intorno ai 12-13 anni. L’ultima mestruazione nella vita della donna coincide con l’esaurimento della funzionalità ovarica e dopo un anno di assenza di mestruazioni si parla di menopausa, che generalmente si presenta intorno ai 50 anni, ed è l’età in cui le ovaie cessano di produrre gli ormoni sessuali e il ciclo mestruale si arresta definitivamente.
La fertilità della donna, però, si esaurisce già molto prima della menopausa, poiché l’ovocita cessa di essere competente per lo sviluppo di una gravidanza evolutiva già a partire dai 44-45 anni.
Il ciclo ovarico può variare da persona a persona così come i sintomi che porta, generalmente ha una durata compresa tra i 25 e i 35 giorni. Il ciclo definito regolare quando avviene ogni 25-35 giorni, viceversa viene definito irregolare quando la durata degli intervalli varia.
Si definisco cicli oligomenorroici quando la durata tra un ciclo e l’altro è maggiore di 35 giorni, polimenorroici quando i cicli avvengono < 25 giorni, o si parla di amenorea quando vi è assenza di ciclo per 6 mesi o periodo equivalente
a tre cicli “normali” per la paziente.
Anche il flusso mestruale, o mestruazione, può essere breve o lungo, scarso o abbondante, doloroso o indolore. Si parla di ipermenorrea quando si ha un flusso mestruale > 80 ml, metrorragia nei casi di flusso irregolare a carattere emorragico, menorragia quando il flusso è regolare ma a carattere emorragico.
Il ciclo ovarico e l’ovulazione preparano mensilmente il corpo della donna a ottenere una gravidanza.
Gli ormoni che regolano il ciclo ovarico sono l’ormone follicolo stimolante (FSH) e luteinizzante (LH), gli estrogeni, il progesterone.
Si distinguono 3 fasi:
- Fase follicolare, i livelli di estrogeni e progesterone sono bassi e gli strati superiori del rivestimento dell’utero (endometrio) si sfaldano e sanguinano, determinando la mestruazione. In questa fase, il livello dell’ormone follicolo-stimolante (FSH) aumenta, stimolando lo sviluppo di numerosi follicoli all’interno delle ovaie. Ogni follicolo contiene un ovulo. Successivamente in questa fase, mediante il meccanismo di “dominanza follicolare” continua a svilupparsi solo un follicolo da cui si svilupperà un ovulo maturo e i livelli di estrogeni aumentano costantemente;
- Fase ovulatoria, inizia con il picco degli ormoni luteinizzante e follicolo-stimolante. L’ormone luteinizzante stimola il rilascio dell’ovocita (ovulazione), che di solito si verifica dopo 16-32 ore dall’inizio del picco ormonale;
- Fase luteale, i livelli degli ormoni luteinizzante e follicolo-stimolante diminuiscono. Il follicolo dopo aver rilasciato l’ovulo si chiude e forma il corpo luteo, che secerne progesterone. Per gran parte di questa fase, il livello di estrogeni è alto. Progesterone ed estrogeni causano un maggiore ispessimento della mucosa uterina, che si prepara a una possibile fecondazione. Se l’ovocita viene fecondato, processo che avviene all’interno della tuba di Falloppio, successivamente raggiunge la cavità uterine e si impianta nell’utero, dando origine alla gravidanza.
Sintomi dell’ovulazione
L’ovulazione si manifesta circa il quattordicesimo giorno del ciclo mestruale e può manifestarsi con sintomi variabili, mentre i segni hanno maggiore uniformità.
Alcune donne possono manifestare:
- dolore alla zona pelvica,
- crampi addominali,
- lieve sanguinamento vaginale,
- aumento del volume del seno o della sua consistenza
- maggior desiderio sessuale.
In altri soggetti invece, l’ovulazione decorre in maniera completamente asintomatica.
Può capitare di assistere a modifiche del muco cervicale, che diventa più abbondante, chiaro e scivoloso. A livello strumentale l’avvenuta ovulazione si può valutare mediante l’esecuzione di una ecografia transvaginale che constata la presenza del corpo luteo e le modificazioni dell’aspetto enometriale e a livello ematico mediante i dosaggi ormonali.
Il calcolo dell’ovulazione
Il calcolo dell’ovulazione può aiutare le coppie che sono alla ricerca di una gravidanza. Infatti, riconoscere i segni dell’ovulazione, conoscendo i ritmi e tempi del proprio corpo, può favorire le probabilità di rimanere incinta.
Se il ciclo mestruale è di 28 giorni, l’ovulazione avverrà circa al 14° giorno, quindi i giorni più fertili saranno tra il 10° e 18° giorno del ciclo. Il momento di massima fertilità coincide con il giorno stesso dell’ovulazione, il periodo fertile ha una durata maggiore in quanto l’ovocita riesce a sopravvivere circa 24 ore, mentre gli spermatozoi possono rimanere vitali nell’apparato genitale femminile fino a 72 ore dal rapporto. Fuori dalla finestra fertile il concepimento è meno probabile.
Dopo l’ovulazione, il ciclo ovarico si completa con la fase luteale, che va dal 16° giorno al 28° giorno; durante questa fase la parete interna dell’utero si prepara ad accogliere l’embrione, nel caso si verificasse il concepimento.
Se l’ovocita viene fecondato, la cellula risultante si divide e si impianta nell’endometrio 3 o 4 giorni dopo aver raggiunto la cavità uterina, cioè 6-7 giorni dopo il rapporto sessuale. Viceversa, se il concepimento non avviene, a partire dal 28esimo giorno all’incirca compaiono le mestruazioni, con le quali i residui dell’endometrio fuoriescono dalla vagina nel classico sanguinamento.
Come calcolare l’ovulazione
Può essere utile, al fine di prevedere il giorno in cui si verifica l’ovulazione, annotare mensilmente quando iniziano le mestruazioni, per calcolare il periodo di tempo che va dal primo giorno in cui compare il flusso mestruale al giorno che precede l’inizio della mestruazione successiva. Se il ciclo si ripete regolarmente ogni 28° giorni, l’ovulazione sarà intorno al 14esimo giorno, e la finestra fertile inizierà a partire dal 10° giorno.
Se il ciclo mestruale è più lungo o più corto, è importante considerare che la prima fase, quella follicolare, è variabile e può subire delle oscillazioni, mentre la seconda, quella luteale è più costante e dura mediamente 14 giorni.
Anche se la durata del ciclo mestruale può subire delle variazioni, la finestra fertile sarà sempre 14 giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni e nei 4-5 giorni che lo precedono.
Oltre al calcolo dell’ovulazione per capire quando si sta avvicinando la finestra fertile, altri segnali e metodi che possono essere utilizzati comprendono:
- Osservare eventuali cambiamenti nel muco cervicale come la quantità e l’aspetto delle secrezioni vaginali. Gli estrogeni, nel periodo pre-ovulatorio aumentano la produzione del muco cervicale, quando si sta avvicinando il periodo dell’ovulazione le secrezioni diventano più abbondanti e di consistenza viscose ed elastiche. Questo muco è utile per una eventuale fecondazione dell’ovocita maturo, in quanto facilita il passaggio degli spermatozoi attraverso la vagina e il canale cervicale e ne favorisce la sopravvivenza.
- Registrare la temperatura basale per individuare i giorni fertili. E’ possibile ricorrere alla misurazione quotidiana della temperatura basale, si osserverà che ogni mese la temperatura nel periodo dell’ovulazione aumenterà di circa 0,2- 0,5 C° e rimane costante per alcuni giorni fino alla mestruazione successiva. È bene precisare che la temperatura basale può essere influenzata anche da fattori esterni, come l’assunzione di alcool, squilibri ormonali, forte stress o febbre, per cui questo metodo non risulta troppo affidabile.
- Test per l’ovulazione, gli stick ovulatori aiutano nella comprensione di quando si sta attraversando la fase fertile, tramite la misurazione dei livelli ormonali nelle urine. Il test va eseguito nei giorni che precedonop la presuntaovulazione. Quando si riscontra esito positivo, significa che l’ormone luteinizzante (LH) ha raggiunto un’elevata concentrazione, quindi la fase ovulatoria è imminente e ci si ritrova nel momento più fertile del ciclo. Bisogna precisare che si tratta sempre di test che possono avere dei risultati falsati e che possono, in talune coppie, aumentare lo stress e pertanto vanno utilizzati con prudenza e moderazione.
Si ricorda che avere rapporti liberi non protetti, 2-3 volte alla settimana, anche senza fare i calcoli che, in alcune condizioni possono aumentare i livelli di stress di coppia, è utile per il raggiungimento dell’obiettivo delle coppie che cercano una gravidanza
Anovulazione e PMA
Molto spesso, si crede che avere le mestruazioni sia sinonimo di possibilità di concepire, ma nonostante la presenza delle mestruazioni, si potrebbe essere affette da anovulazione, che comporta il mancato rilascio da parte dell’ovaio dell’ovocita maturo, con la conseguente impossibilità di concepire.
Cause dell’anovulazione
Tra le possibili cause che determinano l’anovulazione si possono contare disturbi della tiroide, stress, forti variazione di peso, eccessiva produzione di prolattina, disordini alimentari, estrema attività fisica e ovaio policistico, alle quali si possono aggiungere le condizioni di perimenopausa, tumori ovarici e insufficienza ovarica precoce.
Quando non si verifica l’ovulazione, è possibile indurla tramite la somministrazione di alcuni farmaci, in associazione a continui monitoraggi ecografici della crescita follicolare con rapporti mirati o inseminazione intrauterina.
Un’altra causa di anovulazione può essere la presenza di adenomi ipofisari, assunzione di farmaci, ipotiroidismo o insufficienza renale cronica. In questi casi, la terapia può comprendere farmaci in grado di abbassare livelli di prolattina e ripristinare, così, l’ovulazione.
Se si sospetta di avere un ciclo anovulatorio, è bene rivolgersi a uno specialista esperto in Medicina della Riproduzione che valuterà le cause e gli accertamenti da effettuare per una diagnosi in modo da consigliare gli accorgimenti da prendere, compreso il trattamento farmacologico o l’indicazione di un percorso di Procreazione Medicalmente Assistita.
È bene comunque adottare un corretto stile di vita di coppia, con una sana alimentazione ed attività fisica regolare, abolendo l’alcol e il fumo, in modo da ottenere un effetto benefico a livello sistemico.